Vitrificazione di ovuli
Cos'è la vitrificazione di ovuli?
La vitrificazione rappresenta attualmente la tecnica più efficace di conservazione degli ovuli. Si tratta di una tecnica di congelamento ultrarapido caratterizzata da una velocità di congelamento talmente elevata che l'acqua allo stato liquido presente all'interno della cellula passa direttamente allo stato vitreo anziché trasformarsi in ghiaccio (come accade nell'ambito del congelamento lento).
Il processo di ottenimento di ovuli ai fini della vitrificazione avviene secondo le stesse modalità del ciclo di fecondazione in vitro.
Fase dell'ottenimento di ovuli:
1- Stimolazione dell'ovulazione
Nel corso della prima fase, la donna riceve una stimolazione ormonale delle ovaie allo scopo di ottenere la maturazione degli ovociti. Generalmente, la durata prevista di tale fase è pari a 15 giorni.
Il farmaco per la stimolazione dell'ovulazione non è correlato ad effetti collaterali rilevanti per la paziente. Tuttavia, è possibile sperimentare ritenzione idrica e/o lievi disturbi addominali. Per ciò che concerne i rischi associati alla stimolazione dell'ovulazione, è importante tenere in considerazione il rischio di iperstimolazione ovarica.
2- Prelievo ovocitario eco - guidato
Una volta raggiunta la maturazione degli ovuli nelle ovaie, si procede all'estrazione degli stessi mediante aspirazione eco-guidata dei follicoli per la fecondazione in laboratorio.
La durata dell'aspirazione follicolare è pari a circa 20 minuti. In seguito a tale procedura, alla paziente viene concesso un po' di tempo per riprendersi dall'anestesia e, successivamente, è libera di ritornare presso il proprio domicilio, dove le viene consigliato di restare a riposo per il resto della giornata. Gli ovociti maturi vengono vitrificati in laboratorio.
In quali casi è indicata la vitrificazione di ovuli?
La vitrificazione di ovuli è indicata principalmente per:
- Donne che devono sottoporsi a trattamenti medici che potrebbero compromettere la funzione ovarica
- Pazienti oncologiche in giovane età che hanno in programma di sottoporsi a cicli di chemioterapia e/o radioterapia
- Pazienti in giovane età che hanno in programma di sottoporsi ad un intervento chirurgico destinato a rimuovere una parte rilevante di tessuto ovarico (ad esempio per il trattamento di endometriosi grave)
- Donne che desiderano rimandare la maternità
- Coppie che per ragioni etiche non desiderano congelare i propri embrioni
- Cicli di FIVET con bassa risposta ovarica allo scopo di accumulare ovociti
- Cicli di FIVET nell'ambito dei quali, in occasione del giorno del pick up ovocitario, l'uomo non è in grado di fornire il campione di seme per la fecondazione degli ovociti della compagna.
In che modo garantisce l’esito della fecondazione?
Con la vitrificazione degli ovociti si ottengono alti tassi di sopravvivenza tra l’80% e il 95% aseconda dell’età della paziente e della qualità degli ovociti . Gli ovociti vitrificati che sopravvivono allo scongelamento hanno caratteristiche molto simili a quelle c he avevano prime di essere vitrificati, il che significa che possono essere fecondati e generare embrioni proprio comne avrebbero fatto se non fossero stati vitrificati.
Tutte le donne possono trarre beneficio dalla vitrificazione di ovuli?
La maggior parte delle donne può trarre beneficio dalla vitrificazione; ciononostante, esistono due situazioni che è opportuno citare:
- I risultati ottenuti nelle donne di età superiore ai 38 anni sono inferiori poiché la qualità e la quantità degli ovociti diminuisce con l'età
- La vitrificazione non è indicata nelle bambine in età prepubere nelle quali non ha avuto inizio l'ovulazione, poiché non producono ovociti idonei alla vitrificazione.
Quali benefici possono trarre le donne che hanno sofferto di forme tumorali dalla vitrificazione degli ovuli?
Il trattamento oncologico antitumorale provoca un calo della funzione ovarica, e, in molti casi, ne può addirittura causare la totale scomparsa; ciò significa che l'ovaio subisce un invecchiamento pari a 5/10 anni, pertanto, la quantità e la qualità degli ovociti si riducono. In tale situazione, la maggior parte delle pazienti dovrà ricorrere a tecniche di procreazione assistita più o meno complesse (inseminazione, fecondazione in vitro, donazione di ovociti) a seconda dell'età e del patrimonio ovarico.
In tale contesto, risulta particolarmente utile ed efficace effettuare la vitrificazione prima del trattamento oncologico, poiché in tal momento è ancora possibile conservare gli ovociti nelle migliori condizioni ed utilizzarli in un momento successivo per cercare di ottenere la gravidanza desiderata.
Può essere considerata la tecnica migliore per preservare la fertilità della donna?
Oltre alla vitrificazione, esistono altri trattamenti volti a preservare la fertilità: congelamento del tessuto ovarico, trasposizione ovarica, protezione delle ovaie mediante agonisti dell'ormone di rilascio delle gonadotropine (GnRH) e maturazione in vitro degli ovociti.
Per quanto tempo è possibile conservare gli ovuli vitrificati?
Gli ovuli vitrificati, analogamente agli embrioni o ad altri tipi di tessuto, possono rimanere congelati per il tempo richiesto dalla paziente, poiché, tecnicamente, gli ovuli non si deteriorano con il tempo e, legalmente, non esiste un limite temporale.
In che modo è diversa dalle altre tecniche?
Il principale vantaggio della vitrificazione rispetto ad altre tecniche di congelamento è l’elevato tasso di sopravvivenza degli ovociti quando scongelati ed il mantenimento della capacità di essere fecondati a livelli simili a quelli degli ovociti freschi ( non congelati.) La vitrificazione consente alle donne di avere figli anni dopo con possibilità simili a quelle che avevano al momento della stessa.Il principale svantaggio della stessa e di qualsiasi altra tecninca di conservazione è il numero limitato di ovociti disponibili.